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Un convegno per ricordare i 25 anni della chiesa di San Giuseppe Artigiano

  “La chiesa di San Giuseppe Artigiano in occasione del XXV anno della sua consacrazione”. Questo il tema dell’incontro che si terrà il prossimo 8 febbraio alle ore 18.30 nel salone della chiesa San Giuseppe Artigiano. L’incontro, al quale sarà presente il vescovo, monsignor Serafino Parisi, sarà moderato ed introdotto dal parroco, don Fabio Stanizzo, e rappresenterà un’occasione, non solo per celebrare questa importante presenza nella Diocesi, ma anche un momento di riflessione durante il quale si alterneranno: Francesco Volpe che approfondirà gli aspetti architettonici; Maurizio Carnevali che effettuerà una lettura iconografica; don Vincenzo Lopasso che commenterà le vetrate con nota teologica. La chiesa dedicata a san Giuseppe Artigiano e consacrata il primo maggio 1998, nell’abside accoglie la raffigurazione della gloria del Santo ad opera del pittore lametino Maurizio Carnevali mentre le vetrate colorate raccontano la storia biblica di Giuseppe. “Questo incontro – dichiara il parroco – è stato organizzato anche per raccogliere le richieste di tanti fedeli che vogliono sapere qualcosa in più sulla storia della chiesa e sulle presenze ‘artistiche’ al suo interno come, ad esempio, le vetrate grazie alle quali possiamo rivedere i momenti salienti della vita di San Giuseppe”. Per questo motivo, “gli atti del convegno – aggiunge don Fabio – saranno pubblicati e consegnati alla comunità il primo maggio di quest’anno proprio in occasione dell’anniversario dell’apertura al culto della chiesa 25 anni fa”.   Saveria Maria Gigliotti   The post Un convegno per ricordare i 25 anni della chiesa di San Giuseppe Artigiano first appeared on Lamezia Nuova.

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Ripartire dalla persona per l’inclusione sociale e lavorativa

“Ripartiamo dalla Persona: Dignità – Inclusione – Lavoro”. Questo il progetto che, promosso e finanziato da Caritas Italiana nell’ambito della progettazione 8xmille 2024, è gestito dalla Caritas Diocesana di Lamezia Terme. “Il Progetto – dichiara il direttore di Caritas lametina, don Fabio Stanizzo – rappresenta un passo significativo verso l’inclusione sociale e lavorativa di persone vulnerabili su tutto il territorio diocesano in quanto, non solo mira a migliorare l’occupabilità, ma contribuisce anche a restituire dignità e speranza a chi si trova in situazioni di difficoltà. Il suo obiettivo, infatti, è quello di aumentare l’occupabilità dei beneficiari, favorendo l’inserimento di persone disoccupate, in particolare quelle provenienti da contesti di marginalità, nel mercato del lavoro locale”. Il progetto prevede diverse attività mirate, tra cui il corso di educazione finanziaria “EduCare” che, tenuto dal formatore Gianluca Vumbaca presso il centro diurno della Cittadella della carità, in questa prima fase ha registrato la partecipazione attiva dei 23 beneficiari che hanno assistito a cinque lezioni durante le quali sono stati approfonditi argomenti di interesse quotidiano, utilizzando esempi pratici e simulazioni per rispondere ai bisogni concreti dei partecipanti. “Una difficoltà oggettiva per molti – spiega Vumbaca – è acquistare casa, per via della mancanza di un lavoro stabile e regolare. Per questa ragione si è parlato anche di soluzioni alternative di tipo privatistico sganciate dalle linee di credito degli istituti finanziari. Questo ha permesso di far capire che spesso ci sono strade per ogni esigenza anche se inizialmente si pensa che alcuni obiettivi siano impossibili da raggiungere. Il confronto – aggiunge il formatore – è stato particolarmente animato quando si è parlato di lavoro che per tanti è precario e mal pagato. Per questo abbiamo cercato di comunicare un messaggio positivo e costruttivo, facendo capire il grande bisogno di lavoro artigiano nel territorio e che la condizione lavorativa si migliora pian piano, lavorando onestamente e bene per crescere e farsi apprezzare. I partecipanti, che sono stati anche sollecitati a valutare il lavoro in proprio, e non solo quello dipendente, facendo capire l’importanza dei talenti e quanto i clienti cercano persone brave e per bene cui affidare diverse cose importanti, hanno capito l’importanza ed il valore di questo progetto comprendendo che devono rialzarsi con più forza e tenacia dalle difficoltà e che, per quanto difficile, devono pensare al loro futuro anche lontano in quanto tante importanti esigenze busseranno alla loro porta”.   Saveria Maria Gigliotti The post Ripartire dalla persona per l’inclusione sociale e lavorativa first appeared on Lamezia Nuova.

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Pubblicato il report della Caritas diocesana sulle povertà e risorse 2023

  “I dati raccolti ci confermano che la povertà assume sempre più le vesti di un fenomeno complesso e dalle mille sfaccettature, spesso sostenuto pure da strutture sociali che si autoalimentano.Tra gli esempi più significativi si evidenzia la necessità di beni materiali, che continuano a costituire la richiesta più alta ai Centri di ascolto diocesani, sostenuta anche dall’elevata diffusione di lavori che non permettono un livello di vita dignitoso”. Questo uno dei passaggi chiave tratto dall’introduzione del vescovo, monsignor Serafino Parisi, al “Report della Caritas Diocesana di Lamezia Terme sulle povertà e risorse 2023” che, curato dal direttore della Caritas diocesana, don Fabio Stanizzo, ha raccolto i dati relativi alle povertà ed ai bisogni del territorio grazie anche ad una indagine effettuata dalla stessa Associazione, che ha visto impegnate pure le singole parrocchie, e che ha permesso di avere informazioni dettagliate sullo stato dell’arte contenute nella pubblicazione, edita da GrafichÈditore. Tra i dati riportati nel dossier, emerge che nel 2023, nelle parrocchie si contano 1775 famiglie richiedenti aiuto, per un totale di 5228 persone assistite di cui: 3505 italiani e 1723 stranieri. Inoltre, le famiglie che si rivolgono alle parrocchie diocesane chiedono soprattutto aiuto in generi alimentari, contributi economici per spese sanitarie, farmaci e visite specialistiche, utenze domestiche e affitto. Molto importante per la sua natura è il bisogno immateriale che, seppur minimo in termini numerici, evidenzia il problema della solitudine, in forte aumento, soprattutto presso gli anziani.   Ecco perché, “mentre sempre continua a sperare nell’obiettivo di non dover più erogare certi servizi, perché non più necessari – afferma ancora monsignor Parisi – , la nostra Comunità ecclesiale intende interessarsi della condizione di tutti ed essere capace di leggere i fenomeni sociali in mezzo ai quali è chiamata ad essere testimone dell’amore di Dio. Nel farlo, punto di riferimento certo e attendibile criterio di lettura restano sempre i diritti fondamentali dell’uomo e l’inalienabile valore evangelico della dignità di ogni persona. Pertanto, l’osservazione non si esaurisce certamente in uno sterile esercizio tecnico, ma è orientata ad una maggiore difesa dei diritti e all’advocacy”. Entrando ancora nel merito dei dati raccolti, emerge, ad esempio, che nel 2023 si sono rivolte presso i Centri di ascolto della Caritas diocesana 856 persone (391 donne e 465 uomini) tra cui italiane, marocchine, nigeriane, gambesi, irachene, malesi, ucraine, bengalesi, ghanesi, egiziane, romene, pakistane. Passando alle richieste, emerge che nel 2023 il dato prevalente riguarda i beni materiali quali pacchi, viveri, emporio della solidarietà, vestiario, accesso mensa. Numerose anche le richieste di visite mediche e acquisto farmaci come quelle relative agli alloggi (comprendenti ricerca, aiuti economici per affitti, utenze etc etc).   Numeri, statistiche e grafici che, come sottolinea don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana che ha curato le conclusioni della pubblicazione, “hanno volti precisi, parlano di storie concrete che ogni parrocchia custodisce nel cuore della propria esperienza”. Ecco perché in questo cointesto l’idea di dare vita ad un Osservatorio delle povertà e delle risorse della Diocesi che è in fase di realizzazione per stimolare proposte di intervento di contrasto alle difficoltà che insistono sul territorio, per Pagniello “è un valido supporto al servizio degli operatori pastorali, in grado di connettere la conoscenza con l’azione: le situazioni di fragilità, evidenziate in questo testo, spesso interessano i ragazzi che incontriamo in oratorio, le famiglie e i bambini che incrociamo in occasione dei percorsi in preparazione ai sacramenti, coloro che incontriamo durante le celebrazioni e i momenti comunitari. In questa cornice, l’Osservatorio si esprime quale valido strumento per evangelizzare le comunità attraverso il Vangelo incarnato nella carità e la pedagogia dei fatti, promuovendo allo stesso tempo la nascita di nuove forme di servizio e opere segno che rispondono in modo innovativo ai bisogni emergenti”. Parole, quelle di Pagniello, cui fa eco la riflessione di don Fabio Stanizzo che, contestualmente, ricorda che “la raccolta e l’analisi dei dati realizzate attraverso l’Osservatorio non vuole essere un mero elenco di numeri e grafici ma vuole fornire uno spaccato sulle realtà diocesane, e in modo particolare su quella lametina, fatto di persone, storie, famiglie, partendo dall’interlocuzione privilegiata con i poveri attraverso i centri di ascolto diocesani e soprattutto parrocchiali. Dall’analisi narrata nel report si evince che non si tratta solo di povertà e di disagio materiale ed immateriale in forte aumento, ma anche di una povertà delle relazioni, di una povertà della ‘consapevolezza’ dell’essere detentori di importanti diritti”.   Saveria Maria Gigliotti The post Pubblicato il report della Caritas diocesana sulle povertà e risorse 2023 first appeared on Lamezia Nuova.

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