Tiriolo, paese di origini antichissime, ha una vita religiosa che dura da numerosi secoli. La Parrocchia si chiamava "Santa Maria della Neve" ma nel 1958, per la vastità del suo territorio e per lo sviluppo della cittadina verso la parte più pianeggiante (l'attuale centro), a differenza dell'antico nucleo sulla collina (dove ancora i fedeli frequentano la Chiesa Matrice), venne creata una seconda Parrocchia, detta "Maria SS. delle Grazie". Mons. Vincenzo Rimedio, riunificò le due parrocchie nella dicitura attuale: "Beata Vergine della Neve e delle Grazie" e nel giorno dell'Immacolata del 1994 benedì, nella frazione Pratora, la chiesa "Maria Madre della Chiesa"; così le chiese a servizio della comunità tiriolese sono tre: quest'ultima, quella della Madonna delle Grazie, ex convento dei cappuccini, il cui complesso ospita la Casa parrocchiale e quella della Madonna della Neve, che resta la Chiesa Matrice. Il territorio della cittadina di Tiriolo, si estende tra i territori dei fiumi Amato e Corace. Confina con numerosi paesi: Catanzaro Capolugo regionale (che dista una quindicina di kilometri), San Pietro Apostolo, Marcellinara, Miglierina, Amato (che fanno parte della Forania di Tiriolo), nonché con Settingiano e Gimigliano. Tiriolo centro, sorge su una collina adiacente all'omonimo monte, e vanta circa 3500 abitanti, altri nuclei sono quelli di Ferrito, Soluri e Pratora (la cui popolazione supera il migliaio di persone). La citta è attraversata dalla Statale l9, che ha sempre costituito motivo di sviluppo, in quanto collegamento tra il capoluogo e la Sila e antico passaggio obbligato di merci e di persone da Reggio Calabria a Salerno. La quasi totalità è credente, buona parte frequenta regolarmente. Le tre messe festive sono gremite ed altrettanta fede si può riscontrare nelle frazioni. Tiriolo è sede della Direzione Didattica Statale zonale; grande ruolo hanno le Scuole Medie. Non vi sono fasce di vera povertà, ma nemmeno di eccessiva ricchezza: l'omogeneità economica garantisce un notevole equilibrio sociale. Nelle piccole industrie e nelle aziende commerciali lavora una minima parte della popolazione attiva tiriolese: la maggior parte dei lavoratori (e la totalità degli studenti superiori) svolge la sua attività nella vicina Catanzaro. Ha due campi di calcio ed altre strutture sportive minori; i giovani sono sportivamente molto attivi come testimonia il successo raggiunto della locale squadra di calcio. Non vi sono altre attività ricreative e per questo i giovani facilmente si recano nelle località limitrofe alla ricerca di nuove emozioni. L'archivio raccoglie registri e documenti antichi, risalenti al 1400. Diversi sono i luoghi di culto ormai non più in funzione. ll patrimonio della Parrocchia si compone di numerose statue, alcune di pregio, come quelle dell'Immacolata, della Madonna della Neve, che è la Patrona, e di Sant'Antonio in legno e di un Crocefisso in buono stato di conservazione; di particolare interesse alcuni calici in argento e due ostensori del 1700.